I rabaton sono un piatto tipico di Alessandria che ammetto di non aver mai provato a fare fino a poco tempo fa, perché quando si ha a che fare con piatti della tradizione si ha un po’ quella paura di non essere all’altezza della situazione, di non rispettare completamente la ricetta originale facendo un torto a chi li ha fatti prima di noi.
Rabaton di Alessandria: cosa sono
I rabaton alessandrini sono degli gnocchi di grandi dimensioni, che prendono il nome dal dialetto alessandrino “rabatè” che significa “rotolare”. Questo perché i rabaton vengono fatti rotolare nella farina per dargli la loro tipica forma, per poi essere cotti in acqua.
La patria dei rabaton è la Fraschetta, un territorio nella provincia di Alessandria che comprende i borghi di Mandrogne, Cascinagrossa e Litta. Questo tipico piatto, un tempo povero, oggi viene preparato per i pranzi delle feste, come a Natale o per il cenone di Capodanno, ma anche per i pranzi della domenica.
Nella categoria Natale potete trovare tante altre ricette per le feste, per il pranzo di Natale o il cenone del 31 dicembre.
Come fare i rabaton
Per fare i rabaton occorrono le erbette di campo, o bietole, e ricotta.
La ricetta originale pare prevedesse l’uso di latticello al posto della ricotta, ma io ho voluto rendere ancora più piemontese il piatto, utilizzando il seirass (ricotta piemontese più acidula).
Un tempo, al posto delle erbette o spinaci, venivano usate le erbe miste di campo, o erbe spontanee, come ortiche e tarassaco.
La ricetta che vi propongo io è molto semplice e veloce, fatta con bietole e ricotta seirass: il risultato risulta davvero goloso e, a mio parere, sa proprio di feste.
Altre ricette tipiche piemontesi da provare:
Rabaton alessandrini
Ingredienti
- 800 g erbette di campo o coste, borragine
- 250 g ricotta seirass
- maggiorana fresca
- 100 g parmigiano grattugiato
- 1-2 uova
- noce moscata
- pepe
- foglie di salvia
- burro
- pangrattato
Istruzioni
- Iniziate a cuocere le bietole (o verdure miste) in poca acqua per 10 minuti. Lasciate a scolare molto bene le erbette e strizzatele per asciugarle.
Scolate anche la ricotta (io ho usato il seirass, tipica ricotta piemontese) attraverso un colino per eliminare tutto il siero in eccesso. - Tritate le bietole al mixer lasciandole grossolane, poi aggiungetevi la ricotta, uovo, parmigiano, pangrattato. Aggiusta di sale, pepe e noce moscata.
Mescolate bene amalgamando gli ingredienti: l’impasto dovrà risultare sodo e modellabile con le mani, come il ripieno dei ravioli di magro. - Formate delle polpette della lunghezza di 6-7 centimetri, abbastanza spesse. Rotolate i rabaton nella farina, eliminando con il palmo della mano l’eccesso della farina, evitando così di sentirli viscidi dopo la cottura.
- Lessate i rabaton nell’acqua di cottura delle erbe per pochi minuti. Quando vengono a galla possono essere scolati con la schiumarola.
- Disponete i rabaton appena scolati in una terrina imburrata, ben allineati.
Cospargete con altro parmigiano grattugiato, aggiungete fiocchetti di burro, qualche fogliolina di salvia.
Cuocete in forno a 180° per 10-15 minuti, sino a dorarli leggermente.
Servite caldissimi con un buon bicchiere di Grignolino.
Avete mai provato a fare i rabaton? Li avete mai assaggiati? Scrivetemi qui sotto e, se provate a rifare questa ricetta, mandatemi una foto su Instagram con l’hashtag #maccaronireflex o sulla mia pagina Facebook Maccaroni Reflex