Cosa sono i papassinos?
I papassinos, o papassini, sono un dolce tradizionale sardo tipico della festività di Ognissanti e del giorno dei morti.
Ancor prima che l’usanza di Halloween contaminasse anche la penisola italiana, i bambini in gran parte della Sardegna erano soliti andare di casa in casa a chiedere doni per le anime dei defunti, ricevendo frutta secca, mandarini, castagne e biscotti tra cui i papassinos.
Questi dolcetti prendono il nome dall’uva passa, che in sardo viene chiamata papassa, di cui sono ricchi, e ricorrono in tante varianti a seconda delle zone, nella forma e negli ingredienti, ricoperti o meno con la glassa di acqua e zucchero.
Ho scoperto questi dolcetti diversi anni fa, durante le mie vacanze estive in Sardegna. Amavo gustarli a colazione o dopo pranzo insieme ad un buon caffè. Solo successivamente ho conosciuto la loro storia, così come ho scoperto che oggi i papassinos non vengono preparati solo per Ognissanti, ma anche per Natale, Pasqua e nelle principali festività.
Come fare i papassinos sardi
Ingredienti:
- 250g di farina “0”
- 2 uova intere e un tuorlo
- 150g di zucchero
- 1 fialetta di aroma fiori d’arancio
- 1 bustina di lievito per dolci
- 150g di burro
- 100g di mandorle pelate, tostate e tritate grossolanamente
- 125g di uva passa
- 150g di noci tritate in modo grossolano
- un pizzico di sale
Procedimento:
- In una larga terrina impastate la farina con le uova intere e il tuorlo di un terzo uovo, il burro ammorbidito, lo zucchero e la fialetta di aroma.
- Aggiungete all’impasto le noci, le mandorle, il lievito e l’uva passa, amalgamando per bene tutti gli ingredienti fino a creare un impasto morbido.
- Lasciatelo a riposo per circa un’ora, coprendolo con la pellicola trasparente.
- Una volta passata un’ora, prendete l’impasto, tagliatene delle porzioni e allargatele aiutandovi con un mattarello. Create con un coltello delle forme romboidali di 3-4 cm, abbastanza spesse. Continuate fino all’esaurimento dell’impasto.
- Posizionate i papassinos nella teglia foderata di carta forno, spennellateli con un uovo intero precedentemente sbattuto e cuoceteli in forno già caldo a 180°, finché non diventeranno dorati.
- Servite freddi, così come sono, o decorati con glassa di acqua e zucchero e confettini colorati.
Provateli! E fatemi sapere 😉
Sembrano veramente buoni, poi con noci uvetta e mandorle… chissà che profumo in cucina! Ed è sempre bello scoprire ricette tipiche delle varie regioni italiane, grazie per questo suggerimento! 😉
Innanzitutto ti ringrazio per il commento e le belle parole, mi fa sempre molto piacere leggere nuovi pensieri da altre colleghe blogger, oltre che dagli amici! Si, il profumo in casa e in cucina era delizioso, non solo per le noci e le mandorle ma anche per l’aroma fiori d’arancio che si sprigionava dall’impasto appena lo maneggiavi! Una delizia! L’unico problema di questo tipo di dolci è che mentre li prepari ti viene sempre voglia di mangiare pezzetti di impasto che si staccano!! Non ho idea di quanta uvetta noci e mandorle mi sono mangiata! 😛
L’ha ribloggato su Maccaroni Reflexe ha commentato:
I papassinos, dolce tipico della tradizione sarda, sono dolcetti con uvetta e noci che vengono preparati per la festività dei Santi e dei defunti, per poi essere donati ai bambini che, la mattina del 2 Novembre, andavano di casa in casa cantilenando “i morti-morti“ o chiedendo un dono per “is animeddas” (le anime dei defunti), ricevendo anche frutta secca e melagrane,castagne, mandarini…
Ecco quelli che ho preparato io lo scorso anno e che ora voglio condividere ancora una volta con voi.