Siete alla ricerca di idee per il vostro menù delle feste? Tra Vigilia, Natale, Santo Stefano, e poi ancora Capodanno e l’Epifania, i giorni in cui organizzare un pranzo o una cena, in famiglia o con gli amici, può risultare non sempre facile.
Non so voi, ma a me piace portare in tavola, oltre ai classici piatti della tradizione piemontese, anche qualche piccola variante. Ogni anno penso a qualche nuovo piatto da provare per accompagnare le altre pietanze, così che il menù risulti sempre vario, anche se certi piatti rimangono gli stessi.
Quest’anno ho deciso di puntare su un piatto che può essere servito tra gli antipasti di Natale, con ingredienti di stagione e prodotti tipici del territorio: l’insalata con radicchio, toma piemontese e nocciole Piemonte IGP.
La toma piemontese DOP
Il Piemonte è una regione ricca di prodotti enogastronomici, tra cui spiccano anche i formaggi. Prodotti caseari che arrivano da varie zone della regione, e che sono famose proprio per il nome del luogo di produzione.
Tra le tante tome presenti in Piemonte, qualche nome: toma di Biella, toma di Ormea, di Susa, di Boves, di Lanzo. Dal 1996 tutte queste tome hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta come Toma Piemontese.
La zona di produzione della toma, dal latte fino alla stagionatura, deve essere compresa in queste provincie: Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola, Vercelli.
Nella provincia di Asti, i comuni di Monastero Bormida, Mombaldone, Olmo Gentile, Roccaverano, Serole. Nella provincia di Alessandria i comuni di Acqui Terme, Bistagno, Denice, Ponti e Terzo.
La toma piemontese DOP viene prodotta in due modi:
- a pasta morbida, con latte intero, un sapore più dolce e delicato;
- a pasta semidura, con latte parzialmente scremato, un sapore e aroma più intenso che aumenta con l’avanzare della stagionatura.
Le nocciole Piemonte IGP
Un tempo conosciuta soprattutto come Nocciola Tonda Gentile Trilobata, Tonda Gentile delle Langhe, dal 1993 la nocciole Piemonte ha ottenuto il riconoscimento IGP, con un disciplinare che ne garantisce la zona di provenienza, le caratteristiche e la lavorazione.
Le nocciole Piemonte non arrivano infatti solo dalle Langhe, ma anche dal Roero e dal Monferrato: le zone di produzione sono sotto le provincie di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino e Vercelli.
Le nocciole si sposano bene in piatti dolci e salati, e in Piemonte spesso questo ingrediente si può trovare in diverse ricette tipiche piemontesi. Vi lascio qualche consiglio:
- Flan di topinambur con fonduta e granella di nocciole
- Gnocchi viola con Castelmagno e nocciole
- Arrosto di vitello con salsa alle nocciole
- Baci di dama con le nocciole
- Torta di nocciole del Monferrato
Insalata di radicchio, nocciole e toma piemontese
Preparare l’insalata di radicchio, toma e nocciole è davvero semplice. Io ho usato una toma di montagna di Biella, ma potete anche usare una toma Maccagno o una toma d’Alpeggio. Usate comunque un formaggio a pasta semidura, più saporito e stagionato.
Potete servire l’insalata come antipasto, durante le feste, insieme ad altri assaggini come la torta salata con zucca e feta, i salatini natalizi al pecorino e rosmarino, i mini panettoni gastronomici.
Insalata con radicchio, toma piemontese e nocciole
Ingredienti
- 2 cespi di radicchio rosso
- 200 g toma piemontese
- 100 g nocciole piemonte igp
- q.b. olio evo
- q.b. aceto balsamico
- q.b. sale
- q.b. pepe
Istruzioni
- Lavate i cespi di radicchio e tagliatelo a listarelle sottili. Prendete la toma, eliminate la buccia e tagliatela a cubetti. Prendete le nocciole e tritatele grossolanamente.
- In una ciotola versate il radicchio tagliato, le nocciole e i cubetti di toma. Condite con qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva, qualche cucchiaio di aceto, una spolverata di pepe nero. Salate.
- Mettete a riposare l'insalata per almeno mezzora, prima di servirla.
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